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Trattamento della dermatite atopica

Se cerchi un dermatologo a Roma il trattamento della dermatite atopica è disponibile da Medicalia, il centro di Dermatologia e Medicina Specialistica diretto dalla Dr. Elisabetta Perosino.

Esami e terapie per la dermatite atopica

Breath test per Helicobacter pylori

Studio del Microbiota – Test di intolleranza al Lattosio

Terapia Farmacologica

Fototerapia UVB
a banda stretta

Cos’è la dermatite atopica

Gli eczemi e le dermatiti sono tra i disturbi più comuni della pelle. Fra questi, la dermatite atopica assume una posizione di rilievo, data la sua frequenza nella popolazione pediatrica e la tendenza a cronicizzare.

La dermatite atopica si presenta tipicamente con prurito cronico o recidivante e ha in genere esordio nell’infanzia, ma talvolta può comparire per la prima volta in età adulta.

La prevalenza di dermatite atopica nei bambini è intorno al 10-30%, mentre negli adulti è del 2-10%.
In base all’età di esordio la dermatite atopica si può suddividere in diverse tipologie:

  • La dermatite atopica ad esordio precoce è la più comune. I sintomi compaiono nei primi 2 anni di vita;
  • La dermatite atopica ad esordio tardivo i cui sintomi iniziano dopo la pubertà;
  • La dermatite atopica ad esordio senile i cui sintomi compaiono dopo i 60 anni. Questo tipo è stato identificato più recentemente ed è più raro.

Quali sono le cause della dermatite atopica

Le cause alla base dello sviluppo della dermatite atopica sono molteplici, sia genetiche che ambientali:

  • disfunzione della barriera epidermica;
  • disregolazione del sistema immunitario;
  • alterazione del normale microbiota cutaneo (il variegato insieme di specie batteriche che popolano fisiologicamente la cute).

La disfunzione della barriera epidermica permette l’ingresso facilitato di agenti irritanti, allergeni e microbi che stimolano le risposte immunitarie con rilascio di citochine pro-infiammatorie (molecole segnale prodotte da diversi tipi di cellule).

Una forte barriera lipidica cutanea è indispensabile per mantenere la pelle sana e integra.

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È possibile paragonare la barriera cutanea, che risiede nello strato corneo dell’epidermide, a un muro di mattoni: i mattoni rappresentano i corneociti, ricchi di proteine, mentre la malta è rappresentata dai lipidi di membrana strutturati in modo particolare.

Solo se i lipidi di membrana disposti in modo regolare sono presenti in quantità sufficiente, la cute è in grado di costruire la speciale struttura protettiva, ovvero la barriera epidermica, e di svolgere in modo ottimale la propria funzione.

La barriera lipidica cutanea è in grado di proteggere il corpo, impedendo l’eccessiva perdita di acqua e l’ingresso di sostanze potenzialmente dannose come le particelle di sporco o i batteri.

I fattori che determinano l’alterazione della barriera epidermica sono determinati geneticamente e consistono in:

  • produzione endogena di forme mutate di filaggrina, una proteina fondamentale per la stabilità strutturale dell’epidermide;
  • nella ridotta attività degli enzimi preposti all’organizzazione della componente lipidica della pelle;
  • nella secrezione aumentata di proteasi (enzimi che hanno il compito di favorire il “ricambio” delle componenti proteiche dell’epidermide);
  • nella produzione ridotta di inibitori delle proteasi (aventi il compito di regolare l’attività delle proteasi, impedendone un’attivazione eccessiva).

La conseguenza della disregolazione immunitaria comporta un’eccessiva produzione di citochine pro-infiammatorie che portano ad una differenziazione dei linfociti nel sottotipo Th2, ad una eccessiva produzione di Immunoglobuline E (IgE) e al reclutamento degli eosinofili.

Il microbiota alterato degli individui con dermatite atopica è costituito da una varietà più ristretta di specie microbiche.

Ad esempio, le specie di Staphilococcus costituiscono dal 35 al 90% del microbiota cutaneo dei soggetti con dermatite atopica, mentre rappresentano solo il 5% di quello dei soggetti non affetti.

I superantigeni presenti sulla superficie degli stafilococchi possono promuovere la differenziazione dei linfociti nel sottotipo Th2 e la degranulazione dei mastociti. Viene così favorito lo sviluppo della sintomatologia tipica della dermatite atopica.

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Manifestazioni della dermatite atopica

Il sintomo principale della dermatite atopica è il prurito. Più intenso di sera e di notte, viene esacerbato dal contatto della pelle con il sudore e con vestiti in lana. Grattarsi può aggravare una dermatite pre-esistente.

Il decorso della dermatite atopica varia a seconda della fascia d’età. Tuttavia i pazienti possono sviluppare lesioni eczematose acute, subacute o croniche, che si manifestano con intenso prurito e talvolta escoriazioni.

  • La presentazione tipica sotto i 2 anni compare solitamente dopo il secondo mese di vita spesso sotto forma di papule e vescicole sulle guance. Le lesioni possono progredire e formare larghe placche incrostate.
  • La presentazione tipica fra i 2 e i 12 anni vede la presenza di lesioni che tendono ad essere meno essudative e spesso più ispessite. I siti più colpiti sono la fossa poplitea (dietro al ginocchio) e la fossa antecubitale (nella piega del gomito). Altri siti comuni sono i polsi, le mani, le caviglie, i piedi, il collo e le palpebre. La xerosi (secchezza della pelle) diventa tipicamente pronunciata e più estesa.
  • La presentazione tipica dopo i 12 anni e nell’età adulta prevede manifestazioni analoghe alla prima, tuttavia il quadro clinico può modificarsi. Alcuni soggetti adulti con dermatite atopica frequentemente presentano una dermatite cronica alle mani causata da fattori sia endogeni che esogeni, mentre altri presentano soprattutto una dermatite al volto, spesso con intenso coinvolgimento delle palpebre. Se la malattia è protratta nel tempo e scarsamente trattata, non è infrequente osservare escoriazioni da grattamento nelle zone più pruriginose.
  • La presentazione tipica dopo i 60 anni è una marcata xerosi, variante patologica della pelle secca, che si manifesta anzitutto con un’eccessiva aridità della cute.

La principale complicanza della dermatite atopica è la sovrainfezione ed impetiginizzazione delle zone maggiormente danneggiate dal grattamento indotto dal prurito.

Diagnosi e trattamento della dermatite atopica

La diagnosi di dermatite atopica è prettamente clinica e si basa sui seguenti criteri: prurito, lesioni eczematose della pelle secondo pattern specifici per ciascuna fascia d’età, decorso cronico, esordio in età precoce e storia personale e/o familiare di atopia (assume particolare importanza la presenza di allergie e asma fra i parenti più stretti).

Il trattamento della patologia, in quanto malattia cronica, è di lunga durata.

Il primo obiettivo della terapia da raggiungere è il controllo della malattia tramite appositi comportamenti e accorgimenti: si consiglia di evitare i fattori esogeni che possono indurre un’esacerbazione della dermatite e di praticare una buona igiene della pelle preferendo prodotti da detersione oleosi.

Fondamentale l’uso di cosmetici, da applicare una o due volte al giorno per compensare l’estrema secchezza cutanea e ridurre il rischio di fissurazione, lichenificazione e conseguente possibile infezione.

Poiché i prodotti a disposizione sono molteplici e tanti sono gli ingredienti che ciascuno di essi contiene (fragranze, allergeni e altri ingredienti che possono esacerbare la dermatite), è bene consultare un dermatologo per avere la certezza di utilizzare quello più adatto alla propria pelle.

Il secondo obiettivo della terapia è lo spegnimento dell’eventuale infiammazione in corso. Ciò viene raggiunto con l’impiego di corticosteroidi topici (o inibitori della calcineurina nei soggetti in cui è sconsigliato l’utilizzo di cortisonici). In alcuni casi è possibile ricorrere anche alla fototerapia UVB a banda stretta.

Nei soggetti con dermatite atopica moderata o severa che non hanno risposto alla terapia topica è possibile iniziare una terapia antinfiammatoria sistemica, che tuttavia dev’essere monitorata nel tempo in modo da ridurre al minimo la possibilità che si verifichino effetti collaterali.

I farmaci che si possono utilizzare in questo caso sono diversi: corticosteroidi, dupilumab, micofenolato mofetile, azatioprina, methotrexate, ciclosporina.

Fototerapia UVB a banda stretta

La fototerapia UVB a banda stretta riproduce gli effetti benefici della luce solare sulla pelle e quindi stimola il sistema immunitario a contrastare molti disturbi cutanei, tra i quali la dermatite atopica.

La terapia si basa sull’utilizzo di speciali lampade in grado di emettere raggi ultravioletti (radiazioni elettromagnetiche presenti nella luce solare), comunemente chiamati raggi UV.

Il trattamento si svolge in modalità ambulatoriale. La sua durata prevede cicli di sedute più o meno lunghi, in funzione alle esigenze del singolo paziente.

Il tuo dermatologo per la cura della dermatite atopica a Roma

Medicalia a Roma è un centro di dermatologia specializzato nel trattamento della dermatite atopica. Il direttore è la Dr. Elisabetta Perosino, specialista in Dermatologia e Vice Presidente ISPLAD.

Per ricevere maggiori informazioni o per prenotare contattaci.

AVVISO AI PAZIENTI
Le informazioni contenute in questa pagina sono solo a scopo informativo e non possono assolutamente sostituire il parere del medico.

Bibliografia

Kapur S, Watson W, Carr S. Atopic dermatitis. Allergy Asthma Clin Immunol. 2018;14(Suppl 2):52. Published 2018 Sep 12. doi:10.1186/s13223-018-0281-6

American Academy of Dermatology Association’s atopic dermatitis clinical guidelines.

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