
Diagnosi e cura della micosi fungoide
Se cerchi un dermatologo a Roma per la diagnosi e la cura della micosi fungoide contatta Medicalia, il centro specializzato in Dermatologia Oncologica diretto dalla Dr. Elisabetta Perosino.
Esami e terapie per la micosi fungoide
Micosi fungoide, informazioni e consigli dello Specialista
La micosi fungoide, a dispetto del nome che può ricordare un’infezione da funghi, è un linfoma cutaneo, cioè un tumore che origina da cellule del sistema immunitario e colpisce la pelle.
Rappresenta più della metà dei tumori della pelle ed è la forma maggiormente diffusa di linfoma cutaneo. La malattia non guarisce spontaneamente, bensì progredisce lentamente nell’arco di alcuni decenni.
In fase iniziale può essere complessa da diagnosticare, ma se identificata precocemente si associa a un ottimo tasso di sopravvivenza e a trattamenti meno intensivi.
Cos’è un linfoma cutaneo
Il linfoma cutaneo è un particolare tipo di tumore del sistema linfatico che origina dai linfociti e colpisce la pelle.
I linfociti sono cellule del sistema immunitario fondamentali nelle difesa dell’organismo perché riconoscono, con i loro recettori, gli agenti estranei. Si distinguono in linfociti T e B e si trovano normalmente negli organi linfoidi, come i linfonodi, la milza e il midollo osseo.
L’80% dei tumori della cute, compresa la micosi fungoide, deriva da linfociti T. Nel linfoma si ha uno sviluppo anomalo di queste cellule e un loro accumulo a livello della pelle e dei linfonodi.
Cause del linfoma cutaneo
Le cause alla base del linfoma cutaneo non sono ancora del tutto chiarite, ma un sistema immunitario compromesso e alcuni tipi di infezioni, in particolare da HIV o da Borrelia, aumentano il rischio di sviluppare questo tumore e altri tipi di linfomi.
I soggetti maggiormente a rischio sono i pazienti affetti da sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), causata dall’HIV, o soggetti sottoposti a trapianto d’organo che assumono farmaci antirigetto.
La micosi fungoide tende a colpire maggiormente persone di età compresa tra i 50 e i 60 anni e di genere maschile.
Sintomi e segni della micosi fungoide
In linea teorica, la micosi fungoide dovrebbe essere semplice da individuare, dato che colpisce la pelle, un organo ben esposto e facile da controllare.
Tuttavia la presentazione è estremamente eterogenea e non esiste rapporto certo tra il tipo di lesione iniziale e il tipo di linfoma.
La micosi fungoide può presentarsi come una chiazza rossastra associata a prurito, come una placca o un nodulo sottocutaneo e può essere facilmente scambiata per altre manifestazioni della pelle come un eczema o un’infezione.
Le lesioni insorgono tipicamente nelle zone fotoprotette, quindi sul tronco, sul dorso, nella regione inguinale e glutea.
I sintomi possono presentarsi anche per anni prima di ricevere una diagnosi corretta. Il sospetto può insorgere quando la lesione non guarisce o peggiora, dato che la malattia ha un decorso cronico e, dopo le manifestazioni iniziali, può progredire anche per 10-30 anni.
Accanto ai segni sulla pelle, in alcuni rari casi il linfoma cutaneo può provocare sintomi generali come febbricola, perdita di peso, aumento della sudorazione notturna e prurito.
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Come evolve la micosi fungoide iniziale
L’evoluzione della micosi fungoide iniziale è molto variabile, ma sommariamente presenta tre fasi:
- Patch stage – fase iniziale, caratterizzata da macule e chiazze senza spessore.
- Plaque stage – fase secondaria, in cui le lesioni evolvono in placche percepibili alla palpazione.
- Fase terziaria, caratterizzata dalla formazione di noduli neoplastici sottocutanei che possono infettarsi e formare ulcere.
La fase iniziale ha una sopravvivenza molto elevata, mentre le fasi successive possono avere anche un coinvolgimento linfonodale, che peggiora la prognosi.
Diagnosi della micosi fungoide
Il primo passo verso la diagnosi della micosi fungoide è il riconoscimento di una lesione sospetta sulla propria pelle.
Il dermatologo, dopo aver valutato la storia familiare, i sintomi e dopo aver studiato con cura pelle e linfonodi, potrà richiedere degli esami di approfondimento.
Nelle fasi iniziali, la micosi fungoide può essere difficile da diagnosticare, sia all’esame della pelle sia al microscopio.
Se, in seguito ad una prima diagnosi e al trattamento, la lesione non guarisce ma addirittura si estende, è opportuno richiedere un’ulteriore valutazione.
La diagnosi di micosi fungoide avviene tramite biopsia cutanea, cioè attraverso un piccolo campione di pelle prelevato dalla lesione, che sarà analizzato al microscopio.
Questo permette di stabilire la presenza di cellule tumorali e, attraverso marcatori specifici, è possibile capire di che tipo di linfoma si tratta.
Nelle forme più avanzate può essere richiesta la biopsia dei linfonodi sospetti e l’esecuzione di esami strumentali avanzati (TC e PET) per valutare l’eventuale diffusione del tumore in altre sedi.
Cura della micosi fungoide
Sono disponibili diverse tipologie di trattamento, il cui utilizzo dipende dallo stadio della malattia.
La micosi fungoide iniziale richiede il trattamento solo nelle aree cutanee interessate, mentre le forme più aggressive o avanzate richiedono protocolli più complessi diretti a tutto l’organismo.
In caso di lesioni facilmente asportabili il trattamento d’elezione è la chirurgia dermatologica.
La radioterapia è utilizzata per distruggere le cellule tumorali attraverso l’utilizzo di radiazioni ionizzanti mentre la fototerapia UVB a banda stretta consente di ottenere lo stesso risultato utilizzando la luce ultravioletta (raggi UV).
Si possono inoltre utilizzare creme da applicare direttamente sulla pelle che contengono farmaci antitumorali, corticosteroidi, retinoidi (derivati dalla vitamina A) o farmaci immunomodulatori, che inducono il sistema immunitario ad attaccare le cellule neoplastiche.
Trattamento della micosi fungoide a Roma
Medicalia a Roma è un centro di dermatologia oncologica specializzato nel trattamento della micosi fungoide e di tutti i tumori cutanei. Il direttore è la Dr. Elisabetta Perosino, specialista in Dermatologia e Vice Presidente ISPLAD.
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Bibliografia