
Controllo dei nevi con dermatoscopia
Se cerchi un dermatologo a Roma per il controllo dei nevi con dermatoscopia è disponibile da Medicalia, il centro di Dermatologia e Medicina Specialistica diretto dalla Dr. Elisabetta Perosino.
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A cosa serve il controllo dei nevi con dermatoscopia
Il controllo dei nevi è diventato negli ultimi anni uno strumento indispensabile nella prevenzione dei tumori cutanei melanoma e non-melanoma.
L’epiluminescenza, nota anche come dermatoscopia, è una tecnica diagnostica non invasiva oramai collaudata che offre un importante ausilio nella prevenzione di diverse patologie cutanee, pigmentate o meno.
La dermatoscopia si usa nel riconoscimento di tutti i tumori cutanei, dal melanoma ai carcinomi cutanei e alle cheratosi attiniche, dai dermatofibromi ad altre forme tumorali non melanocitarie.
L’elevata accuratezza diagnostica dell’esame e la sua non invasività, associate alla praticità d’utilizzo e all’economicità della metodica, sono caratteristiche che hanno permesso di conferire all’epiluminescenza il primato tra le tecniche di riconoscimento non invasivo di affezioni dermatologiche di varia entità.
Come funziona il controllo dei nevi con dermatoscopia

Il controllo dei nevi con epiluminescenza, avviene in modalità ambulatoriale e dura pochi minuti.
L’analisi viene effettuata con il dermatoscopio ottico, uno strumento che permette di analizzare la struttura morfologica della lesione e di individuare le strutture interne che la costituiscono.
Il dermatoscopio è supportato da una lente illuminata che irradia la parte in esame con un raggio incidente.
La sorgente luminosa che colpisce la cute è collegata a una telecamera o a un microscopio che consentono di analizzare alcune ultrastrutture sia pigmentarie che vascolari.
Gli strumenti digitali permettono di archiviare le immagini e di poterle confrontare nei controlli successivi. Grazie alla dermatoscopia è possibile limitare il numero di biopsie cutanee non necessarie.
Caratteristiche delle lesioni osservate tramite dermatoscopia
Le caratteristiche della struttura dermatoscopica delle lesioni cutanee includono:
- Simmetria o asimmetria;
- Omogeneità o eterogeneità (differenze strutturali nella lesione);
- Distribuzione del pigmento: linee marroni, punti e aree prive di struttura;
- Cheratina superficiale della pelle: piccole cisti bianche, cripte, fessure;
- Morfologia e andamento vascolare: regolare o irregolare;
- Bordo della lesione: strisce sbiadite, nettamente tagliate o radiali;
- Presenza di ulcerazione.
In base alla diversa combinazione con cui si presentano queste caratteristiche, è possibile distinguere le diverse lesioni di riscontro comune nella pratica clinica dermatoscopica:
- Melanoma: è caratterizzato da network pigmentato, globuli aggregati, striature (pseudopodi e andamento radiale), pigmentazione blu omogenea, pseudonetwork (melanomi sulla pelle del viso), pattern pigmentato parallelo (lesioni acrali su palme e piante dei piedi);
- Basalioma: è caratterizzato da arborizzazione dei vasi sanguigni, strutture a foglia, grandi nidi ovoidali grigio-blu, globuli multipli blu-grigi non aggregati, strutture simili a ruote a raggi/strutture concentriche;
- Cheratosi seborroica: è caratterizzata da cisti multiple (tre o più) simili a milia, apertura simil-comedone, “moth-eaten borders” (confini indentati, come se fossero stati mangiati da tarme), creste e solchi/fessure, strutture simili a impronte digitali;
- Emangioma/angiocheratoma: è caratterizzato da lacune rosse, bordeaux o nere;
- Vasi sanguigni riscontrati in tumori non melanocitari: vasi arborizzanti, glomerulari, a forcella, a corona e serpiginosi;
- Vasi sanguigni riscontrati in tumori melanocitari: vasi a forma di virgola, punteggiati, serpentini o irregolari lineari, polimorfi e a cavatappi;
- Lesioni prive di struttura: non si nota alcuna struttura o vaso sanguigno.
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Dermatoscopia: utilizzi diversi dalla diagnostica
Oltre che a fini diagnostici, la dermatoscopia può essere utilizzata anche per il follow-up e la valutazione dell’evoluzione di diverse lesioni cutanee non caratterizzate da malignità.
Le immagini a maggiore ingrandimento rilevate tramite dermatoscopio, possono infatti essere fotografate (previo consenso del paziente) e salvate per poi essere confrontate con quelle successive.
Come funziona il dermatoscopio
La dermatoscopia viene eseguita con uno strumento chiamato dermatoscopio, che facilita l’osservazione della pelle, fornendone un’immagine più luminosa e a maggiore ingrandimento.
A differenza di una lente d’ingrandimento, un dermatoscopio rivela i dettagli di strati più profondi della cute (epidermide, giunzione dermo-epidermica, strati più superficiali del derma), mentre l’esame a occhio nudo o una lente d’ingrandimento, mostrano solo ciò che è sulla superficie della pelle, attraverso la luce riflessa.
Ciò è dovuto al fenomeno di rifrazione della luce incidente sullo strato corneo della pelle che, nel caso della semplice osservazione a occhio nudo o con lente d’ingrandimento, può venire rifratta, riflessa e/o assorbita, permettendo solo la visualizzazione degli strati superficiali.
Nell’osservazione con dermatoscopio, invece, l’applicazione di una soluzione cutanea idroalcolica o oleosa sulla lesione in esame aumenta la translucenza e migliora la visibilità delle strutture cutanee più profonde, eliminando la rifrazione superficiale.
Poiché le lesioni cutanee hanno strutture e aspetti caratteristici, la visualizzazione di queste strutture aiuta a comprendere meglio la natura di una lesione. Pertanto, il riconoscimento delle strutture presenti può rivelare la diagnosi.
Oltre ai dermatoscopi che richiedono la precedente applicazione di una soluzione oleosa/idroalcolica e l’osservazione della lesione tramite contatto della lente sulla lesione (dermatoscopi a luce non polarizzata), esistono anche nuovi dermatoscopi che, impiegando lenti polarizzanti, annullano la necessità di un fluido di contatto (dermatoscopi a luce polarizzata).
Questi ultimi possono facilitare e velocizzare l’osservazione di più lesioni in diverse zone del corpo, in quanto non è richiesta l’applicazione della soluzione oleosa/idroalcolica su tutte le lesioni in esame.
Esistono infine anche dispositivi ibridi che consentono sia la dermoscopia polarizzata senza contatto, utile per eseguire rapidamente la scansione della pelle, sia l’uso di un fluido di contatto per consentire la dermoscopia non polarizzata.
Controllo dei nevi con dermatoscopia a Roma
Se cerchi un dermatologo a Roma specializzato nel controllo dei nevi con dermatoscopia è disponibile da Medicalia, il centro di Dermatologia e Medicina Specialistica diretto dalla Dr. Elisabetta Perosino.
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Bibliografia